Tra i disturbi più frequenti del cane anziano rientrano le patologie prostatiche e, tra queste, l’ipertrofia prostatica benigna (IPB). Essa consiste in un aumento di volume della prostata talora con presenza di cisti, dovuta ad una sorta di squilibrio ormonale che si viene a creare in quasi tutti i cani maschi non castrati con più di 7 anni di età.
I sintomi più frequenti di IPB sono: presenza di sangue nelle urine, perdita di gocce ematiche indipendentemente dalla minzione, difficoltà alla defecazione e, talvolta, zoppia degli arti posteriori. Alla visita, il medico veterinario eseguirà una palpazione della prostata per constatare l’aumento di volume ed eseguirà anche un’ecografia per verificare che non siano presenti ascessi o tumori. Per escludere con certezza quest’ultima evenienza, è necessario eseguire un prelievo di cellule ecoguidato. Qualora sia presente una componente infiammatoria è fondamentale impostare una terapia antibiotica, eventualmente previo tampone ed antibiogramma, mentre se si riscontrasse un tumore l’iter da seguire è più complesso.
La terapia dell’IPB può essere sia medica, con una terapia per abbassare il testosterone, i cui risultati sono però variabili, sia chirurgica, tramite la castrazione del cane.
Nel giro di 3-4 settimane dopo la castrazione i sintomi regrediscono del tutto.