Condividere un viaggio all’estero con il nostro animale è sicuramente un’esperienza unica, ma bisogna prendere degli accorgimenti per non incorrere in brutte sorprese.
Dal punto di vista burocratico, oltre all’obbligo dell’applicazione del microchip per cani, gatti e furetti, se andiamo all’estero,anche nei Paesi dell’UE, bisogna fare richiesta presso i Servizi Veterinari dell’ASL del passaporto per il nostro pet e sarà necessario sottoporlo alla vaccinazione antirabbica almeno 21 giorni prima della partenza (se, invece,non è la prima volta che l’animale viene somministrato questo vaccino, basta ripetere il richiamo prima della scadenza dell’immunità annuale). Alcuni Paesi hanno, però, dei requisiti più restrittivi per l’introduzione di un animale sul loro territorio. Per esempio, Gran Bretagna, Finlandia, Malta e Irlanda richiedono un trattamento preventivo contro l’echinococco.
Alcuni Paesi Terzi richiedono la titolazione degli anticorpi contro il virus della rabbia oppure vaccinazioni aggiuntive.
Il consiglio è, quindi, quello di informarsi con il dovuto anticipo presso i Consolati dei Paesi verso cui si intende viaggiare, sia perché le norme sono in continua evoluzione sia perchè alcune procedure possono richiedere anche settimane per essere completate.